scheda

Il microscopio

Invece per osservare i particolari di quegli animali troppo piccoli per essere osservati ad occhio nudo? Ecco che entra in gioco il microscopio. Ne avete mai usato uno? Sapete come funziona? Il microscopio è uno strumento che ci consente di osservare ingrandendoli, particolari che altrimenti ad occhio nudo sarebbero invisibili. È formato da una parte  >

Il binocolo

Ci sono animali che si muoveranno nel vostro wild garden soprattutto di notte, questa è in realtà caratteristica comune a molti mammiferi che tendono a spostarsi con l’oscurità, sia perché per alcuni è il momento migliore per cercare cibo, sia perché è quello meno frequentato dall’uomo. Come abbiamo detto, per osservare il loro comportamento la  >

La fototrappola

Sai cos’è e come funziona una fototrappola? La parola “trappola” già ci fa intuire che questo dispositivo ti servirà a “catturare” qualcosa. Ma cosa? Come avrai intuito cattura immagini, esattamente come fa una qualsiasi macchina fotografica, la differenza però è che non ha bisogno che tu stia dietro l’obbiettivo per scattare la foto, con il  >

La webcam

Avete appena visto volare una cinciallegra verso quella casetta-nido che avete costruito e che poi avete installato nel vostro wild garden e state pensando…Chissà cosa starà facendo al suo interno? Ci saranno delle uova e le starà covando? O i piccoli sono già nati e quindi è andata a recuperare del cibo per loro? Beh,  >

Cosa fare in inverno

D’inverno tutto è pressoché a riposo e in questo periodo il giardino richiede davvero pochissime cure. Tuttavia, vi sono alcuni piccoli lavori che è consigliabile attuare in vista dell’arrivo della prossima primavera. Ti indichiamo alcuni piccoli suggerimenti: Ma cosa fare in questo periodo per aiutare il tuo giardino e i tuoi ospiti? Ecco per te  >

Cosa fare in autunno

L’autunno è un periodo molto delicato: la natura entra in uno stato generale di quiescenza e molti ospiti del tuo giardino riducono al minimo indispensabile la loro attività, economizzando al meglio le loro energie. Le temperature si abbassano, le risorse alimentari sono scarse ed è necessario proteggersi in modo adeguato. Molte piante sospendono l’attività vegetativa.  >

Cosa fare in estate

L’estate costituisce una fase un po’ più stabile e “tranquilla”: il tuo wild garden non necessita dei numerosi lavori che caratterizzano invece periodi preparatori come la primavera e l’autunno. Tuttavia, alcuni lavori di manutenzione sono comunque necessari anche in questo periodo. Ecco alcuni consigli: Orienta le tue piante rampicanti e fissale su adeguati sostegni. Elimina  >

Cosa fare in primavera

Come sai, la primavera è tempo di risveglio e di preparativi: Se vuoi mettere a dimora delle siepi, ti consigliamo di farlo adesso: in primavera attecchiscono bene, mentre nella stagione più avanzata attecchiranno male e con difficoltà. Lo stesso vale per la potatura: approfittane adesso, prima che le piante comincino a germogliare e a spuntare  >

Gli anfibi, animali dalla doppia vita

Sapete chi sono gli Anfibi? Salamandre, tritoni, rane, rospi e non solo, appartengono a questo gruppo. Ma cosa vuol dire la parola “Anfibi“? Deriva dal greco amphìbios, che vuol dire “dalla doppia vita”; questo perché, pur avendo colonizzato l’ambiente terrestre, nel loro ciclo vitale conservano una fase acquatica. Pensa, gli Anfibi sono stati i primi  >

Gli insetti acquatici, ciclo vitale

Stagni, pozze, laghetti, piccoli corsi d’acqua, ed altre zone umide minori, spesso ci appaiono come habitat di scarsa importanza, quando in realtà sono ricchi di biodiversità. Molti sono gli insetti che frequentano le acque ferme o quelle correnti e che possono condurre all’interno di queste tutto il ciclo vitale o soltanto la fase larvale. Pensate  >

Le libellule, formidabili predatori

Le libellule sono tra gli insetti più affascinanti che ti può capitare di osservare, dalla primavera all’autunno, mentre volano agili e veloci in prossimità di pozze, stagni, laghi, ruscelli, fiumi o prati allagati. Appartenenti all’ordine degli Odonati e le caratteristiche che rendono tali insetti inconfondibili sono: un lungo addome, diviso in 11 segmenti; 4 ali  >

Il rospo

nome scientifico nome comune Bufo bufo Rospo È l’anfibio autoctono di maggiori dimensioni presente in Europa. Nello specifico si tratta di un anfibio anuro, cioè senza coda; presenta un corpo tozzo e robusto, di colore un po’ variabile, da bruno scuro a rosso cupo, o a grigio giallognolo. Tutta la sua pelle è ricoperta da  >

Il riccio

nome scientifico nome comune Erinaceus europaeus Riccio È un piccolo mammifero insettivoro (non roditore! Mi raccomando non sbagliamo), di 22-30 cm di lunghezza e con un peso che varia, a seconda dell’età e della stagione, tra i 300 e i 1.500 grammi. La pelliccia è tra il grigio ed il marrone; inconfondibile il suo caratteristico  >

I rettili e la termoregolazione

I rettili vengono definiti animali a sangue freddo, perché? La risposta è molto semplice, i rettili (così come invertebrati, pesci e anfibi) sono animali ectotermi, non sono capaci cioè di termoregolare la propria temperatura corporea che dipende perciò da quella ambientale. Con la parola termoregolazione si intende infatti la capacità degli organismi di innalzare o  >

Il legno morto

Realizzare una catasta di legna nel wild garden potrebbe essere una buona idea in quanto, così come per i muretti a secco (e le cataste di pietra), gli spazi che si vengono a formare rappresentano un ottimo rifugio per numerose specie animali, soprattutto per i più piccoli (come insetti, ragni, anfibi, rettili…). In più il  >

I muretti a secco

Un muretto a secco non è altro che un muro realizzato con pietre che non sono tra loro unite da un legante, tipo il cemento, ma “semplicemente” appoggiate l’una sull’altra. La sua realizzazione potrebbe sembrare semplice, in quanto realizzata con materiali poveri, quasi sempre reperibili direttamente sul posto e che subito rimanda alla fatica ed  >

A ciascuno la sua casa

I rifugi utilizzati dai pipistrelli possono essere molto vari ed utilizzati in modo diverso durante i diversi periodi dell’anno. Ci sono i rifugi estivi, che i pipistrelli utilizzano soprattutto di giorno (ma anche di notte per concedersi qualche pausa durante l’intensa caccia agli insetti!), e quelli invernali che vengono utilizzati nella stagione fredda, quando questi  >

Un anno da pipistrello

L’anno di vita di un pipistrello è scandito dall’alternarsi delle stagioni: Nei rigidi mesi invernali, quando le prede non sono più disponibili (le specie di pipistrelli presenti in Europa sono insettivore, si nutrono di insetti) i pipistrelli si spostano in un rifugio nel quale trascorrere tale stagione avversa, ed entrano in uno stato di torpore  >

Ci vedo o non ci vedo?

Tra le tante credenze sui pipistrelli sicuramente una di quelle maggiormente diffuse è che si tratti di creature cieche. Ciò è sbagliato, perché questi animali hanno invece un’ottima vista, semplicemente non utilizzano (solo) questo senso per spostarsi nella più completa oscurità. L’adattamento al volo notturno, infatti, ha comportato lo sviluppo di un complesso sistema di  >

Mani alate

Sono gli unici mammiferi a possedere le ali e ad essere in grado di volare attivamente. Scientificamente vengono chiamati Chirotteri, termine greco che significa mano alata (khéir, mano, e pterón, ala). Essendo mammiferi i pipistrelli hanno una “mano” molto simile alla nostra in cui le falangi delle dita si sono allungate e tra di esse,  >

I rapaci notturni

Chi sono i rapaci notturni? Sono i “signori della notte”. Parliamo di gufi, civette, assioli, allocchi e barbagianni; uccelli rapaci che come tutte le altre specie appartenenti a tale gruppo, presentano un becco adunco e robusti ed affilati artigli, per catturare ed uccidere le prede. Essendo però attivi dal crepuscolo durante tutta la notte, i  >

Ad ogni uccello il suo becco

A cosa serve il becco? Molteplici sono le funzioni a cui può adempiere il becco negli uccelli: necessario ad aprire i semi, a scopo difensivo; serve per catturare le prede e nella costruzione del nido; alcune specie lo utilizzano per pescare o per raccogliere il polline; tutte o quasi per lisciarsi le penne. A seconda  >

Quali specie ospitare

nome scientifico nome comune Turdus merula Merlo Il suo habitat naturale è il bosco, ma si è adattato a frequentare numerosi ambienti, come frutteti, parchi e giardini, dato che non teme la presenza dell’uomo. Il maschio è di colore nero lucente, con becco giallo-arancione vivo, la femmina invece presenta piumaggio marrone. Si ciba principalmente di  >

4 regole fondamentali

per il benessere del tuo wild garden e dei suoi ospiti Non utilizzare pesticidi: gli insetti sono segno di un giardino sano e un’importante fonte di cibo per uccelli, rospi e tritoni, rettili ma anche per mammiferi come il riccio e i pipistrelli. Attirate coccinelle, forbicine, vespe muratrici, libellule e altri nemici naturali dei parassiti.  >

Gli insetti fitofagi

Attraverso la lotta biologica si cerca di controllare e contenere l’azione di quegli insetti dannosi per le piante coltivate, grazie alla presenza di insetti alleati, come coccinella, forbicina, crisopa, ecc. Quest’ultimi sono antagonisti naturali dei primi, in quanto loro predatori. Avete già avuto modo di conoscere i principali insetti utili, frequentatori del vostro wild garden;  >

La coccinella e gli altri insetti utili

Coccinella Coccinella septempunctata​ Coleottero dalla forma bombata e dai colori accesi, la più comune è quella rossa dai puntini neri sul dorso (il cui numero varia a seconda della specie). Importante la sua presenza in giardini ed orti per la voracità nei confronti degli afidi, i cosiddetti pidocchi delle piante. Sia lo stadio larvale, che  >

I lepidotteri: le specie attratte nel wild garden

nome scientifico nome comune Inachis io Vanessa io, occhio di pavone Descrizione Farfalla di discrete dimensioni (apertura alare: 54-60 mm). Caratteristiche macchie ocellari sul dorso delle ali. Presente dal livello del mare fino a circa 2.500 metri di quota, si può rinvenire in numerose tipologie di ambienti quali margini di boschi, radure, boschi radi e  >

Il ciclo vitale delle farfalle

L’uovo In molte specie di lepidotteri c’è una relazione stretta tra farfalla e “pianta nutrice”, ossia quella pianta su cui l’adulto depone le proprie uova. Il bruco che da queste si originerà si nutrirà delle foglie della pianta (da qui il termine pianta nutrice) fino quando andrà a formare un bozzolo, detto crisalide, appeso allo  >

Il bombo

nome scientifico nome comune Bombus terrestris Bombo Esistono circa 300 specie di bombo nel mondo. In Europa una delle specie più diffuse è il Bombus terrestris. Hanno dimensioni maggiori delle api, ed un corpo molto peloso. Anche il bombo è un insetto sociale, a differenza dell’Apis mellifera, la sua società è costituita da molti meno  >

L’ape

nome scientifico nome comune Apis mellifera Ape È un insetto sociale, con una complessa organizzazione in famiglie ciascuna delle quali conta migliaia di individui, sino oltre 50.000. A capo vi è una regina, il cui compito è quello di deporre le uova. È più grande di dimensioni rispetto le altre api dell’alveare, esce dallo stesso  >

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