Le libellule, formidabili predatori

<- Lo stagno

Le libellule sono tra gli insetti più affascinanti che ti può capitare di osservare, dalla primavera all’autunno, mentre volano agili e veloci in prossimità di pozze, stagni, laghi, ruscelli, fiumi o prati allagati. Appartenenti all’ordine degli Odonati e le caratteristiche che rendono tali insetti inconfondibili sono:

  • un lungo addome, diviso in 11 segmenti;
  • 4 ali caratterizzate da venature fitte e sottili, generalmente trasparenti. Queste ali possono muoversi in maniera indipendente le une dalle altre, permettendo all’insetto di volare anche all’indietro;
  • occhi molto sviluppati e composti, che rendono la libellula sensibile ad ogni minima forma di movimento;
  • antenne ridotte;
  • una colorazione vistosa, brillante, blu, viola, verde, bronzo, scarlatto, rosa, rosso, giallo; spesso tra loro combinati;
  • zampe sviluppate e rivolte in avanti, che servono alla libellula per aggrapparsi a fusti, foglie, fili d’erba, ecc.

Le libellule vengono divise in:

Zigotteri

Significa ali simili. Conosciute anche come damigelle, tali libellule a riposo tengono le ali chiuse all’indietro sull’addome. Gli occhi sono posti ai due lati della testa, distanti tra loro.

Enallagma cyathigerum

Anisotteri

Significa ali diverse. Queste libellule tengono le ali distese anche a riposo e quelle anteriori sono più grandi delle posteriori. Più abili nel volo delle damigelle.

Hanno due occhi grandi uniti tra loro.

Anax imperator

La numero uno dei predatori

Le libellule sono abili predatrici, sia nella fase larvale che adulta.

La larva, che ha una vita acquatica (vedi approfondimento sul ciclo vitale), generalmente si apposta interrata nel fango o in mezzo alla vegetazione acquatica, aspettando il momento opportuno per afferrare una preda. Per catturarla utilizza quella che viene chiamata “maschera”, cioè il labbro inferiore trasformato, che al momento dell’attacco viene estroflesso, consentendo di prendere con un rapido movimento anche animali piuttosto veloci. Le larve si nutrono di: effimere e chironomidi, molluschi, girini, larve di tritone nelle prime fasi di sviluppo, avannotti (giovani pesci) e anche altre libellule.

La libellula adulta, che ha una vita aerea, invece cattura e divora la sua preda in volo, in quanto sfodera un attacco molto veloce e particolarmente silenzioso, che riesce nel 95% dei casi. Ciò fa di questo insetto uno dei predatori più formidabili presenti in natura. Le sue prede principali sono moscerini, zanzare, farfalle, effimere e tricotteri. Presenta un apparato boccale adatto a masticare le prede, caratterizzato da forti mandibole dentate.

Ciclo vitale

La peculiarità del ciclo vitale delle libellule, così come di molti altri insetti, è quello di avere una fase aerea (adulto) e una fase acquatica (larva), vediamolo più da vicino!

Per accoppiarsi il maschio aggancia la femmina fino ad assumere una curiosa posizione che sembra un cuore. La femmina depone le uova in acqua depositandole nella vegetazione o sparpagliandole: in un tempo che può variare da 2 settimane a qualche mese, a seconda della specie, da queste si originano delle larve acquatiche. Queste larve subiscono una serie di mute fino a quando non arriva il momento di arrampicarsi su uno stelo della vegetazione ed uscire dall’acqua. Qui inizia la metamorfosi in adulto, la cuticola che riveste la larva si secca rompendosi a livello del torace. La libellula esce da tale involucro, inizia a distendere le ali e l’addome, raggiungendo la dimensione definitiva; questo processo può durare da qualche minuto a circa due ore.

Bioindicatore

Le libellule sono considerate dei “bioindicatori” dello stato di salute dell’ambiente; frequentano acque pulite, quindi una loro riduzione o scomparsa in un determinato ruscello, lago, o altro ambiente acquatico, può indicare un peggioramento nella qualità di questo.

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