Il riccio

<- Altri rifugi

nome scientifico

nome comune

Erinaceus europaeus

Riccio

È un piccolo mammifero insettivoro (non roditore! Mi raccomando non sbagliamo), di 22-30 cm di lunghezza e con un peso che varia, a seconda dell’età e della stagione, tra i 300 e i 1.500 grammi.

La pelliccia è tra il grigio ed il marrone; inconfondibile il suo caratteristico manto di aculei che riveste fronte, fianchi e dorso. Un riccio adulto ha tra i 6.000 e gli 8.000 aculei, lunghi circa 2 cm. Questi, rigati di colore nero-beige-bianco, non sono altro che dei peli modificati necessari per difendersi dai predatori: quando in pericolo, il riccio si raggomitola, si immobilizza, trasformandosi in una palla di aculei. È attivo quasi esclusivamente di notte, quando le sue prede sono più abbondanti, arrivando a percorrere fino a 3 km. 

Ma cosa mangia?

Si nutre di lombrichi, millepiedi, lumache, chiocciole, scarabei e bruchi. Raramente di piccoli roditori e di uova di uccelli che covano a terra.

E in inverno… si dorme

Con l’arrivo della stagione fredda il riccio non trova più cibo, quindi la soluzione è quella di andare in letargo: in autunno si rifugia in una tana sotto mucchi di rami e foglie secchi e riduce al massimo la sua attività corporea, risparmiando in tal modo energia. L’importante è che prima di entrare in questa fase di “pausa” si sia rimpinzato, ed abbia mangiato cibo per lui particolarmente nutriente, dato che durante il letargo può arrivare a perdere quasi il 20% del peso corporeo.

Il suo habitat

Frequenta diversi tipi di ambienti, sia aperti come la campagna, che ricchi di vegetazione, quali boschi e zone cespugliate. Ma è particolarmente facile osservarlo anche in orti e giardini.
Quindi sarà sicuramente un ospite del wild garden!
Può creare la sua tana sotto le cataste di rami che si lasciano a volte dopo le potature, sotto il legname per il fuoco accatastato al coperto, a volte sotto qualsiasi cosa che dia loro riparo. Anche i rifugi creati ad hoc per loro in giardino sono molto apprezzati (vedi scheda laboratoriale “Costruiamo un rifugio per il riccio”).

Curiosità

La femmina può dare alla luce fino a 10 piccoli ricci.

Nel corso dell’estate un riccio può cambiare la tana fino a 20-30 volte. Quando è alla ricerca di cibo emette dei suoni caratteristici: tipo soffi e starnuti. Rumori strani vengono emessi durante il periodo del corteggiamento, sia dal maschio che dalla femmina. In generale il riccio può soffiare, sbuffare, fischiare, gridare, per esprimere diverse situazioni emotive e di necessità.

Attenti…attraversamento ricci!

La presenza di una rete stradale sempre più fitta rende particolarmente rischiosi gli attraversamenti di quegli animali che hanno necessità di spostarsi alla ricerca di cibo, di una nuova tana e nella stagione degli amori di un compagno/compagna. Tra questi rientra anche il riccio, che come detto sopra, può percorrere sino a 3 km per notte. Per lui il rischio di investimento è alto, perché quando vede i fanali di un’autovettura non tende a fuggire, ma a raggomitolarsi su se stesso e tale tecnica che lo protegge dai predatori, di sicuro non lo fa da un’autovettura. Quando le condizioni di traffico lo consentono, se si vede un riccio in procinto di attraversare o che sta attraversando, andrebbe raccolto delicatamente e allontanato dalla carreggiata il più possibile.

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